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Attività Riabilitative di tipo cognitivo

 

  • R.O.T. - Reality Orientation Therapy

La R.O.T. è uno degli interventi alla persona più diffusamente destinati alla riabilitazione di pazienti affetti da demenza che presentano deficit mnesici, episodi confusionali e disorientamento temporo-spaziale. Il principale obiettivo della R.O.T. consiste nel riorientare il paziente, per mezzo di stimolazioni ripetitive multimodali (verbali, visive, scritte e musicali), rispetto alla propria storia personale, al sé, all'ambiente, allo spazio e al tempo. Tale obiettivo può essere perseguito tramite due modalità di intervento fra loro complementari: la R.O.T. informale e la R.O.T. formale (o R.O.T. in classe).  La prima (informale) si basa sull’introduzione di facilitazioni temporo-spaziali nell’ambiente di vita del paziente (un esempio consiste nell’avvalersi di particolari calendari) e prevede il coinvolgimento attivo di operatori sanitari e/o familiari. La seconda (formale) consiste in sedute giornaliere condotte all’interno di gruppi formati da 4-6 soggetti, omogenei sul piano della compromissione cognitiva, per circa un'ora al giorno, in un ambiente idoneo, il più possibile simile a quello di una abitazione ed è condotto da personale specializzato.

  • Life Review Therapy - Terapia della Reminiscenza 

La Terapia della Reminiscenza consiste in un intervento riabilitativo psicosociale in cui grande importanza assumono “i ricordi”, considerati spunto per stimolare le risorse mnesiche residue e per recuperare esperienze emotivamente piacevoli. Fondandosi sulla naturale propensione dell’anziano a rievocare il proprio passato tale intervento utilizza il ricordo come strumento indispensabile per gettare un ponte tra passato, presente e futuro, al fine di interpretare e vivere meglio la realtà quotidiana. Tale processo si sviluppa potenziando le capacità mnesiche remote, integrando i ricordi passati con quelli recenti e ampliando la memoria recente. La Terapia della Reminiscenza può svolgersi in modo informale (spontaneamente durante gli incontri giornalieri) o inserita nell’ambito di un’attività strutturata, individuale o di gruppo. In quest’ultimo caso i pazienti in una prima fase vengono incoraggiati a parlare del loro passato, a ricordare e riportare al gruppo esperienze vissute durante l’età adulta e l’infanzia; successivamente, vengono stimolati a verbalizzare i loro problemi attuali e ad ascoltare quelli degli altri favorendo un processo di introspezione e comprensione empatica, così da raggiungere un sempre maggior adattamento al presente ed un miglior livello di socializzazione. L’utilizzo di questa metodica sembra poter significativamente contribuire a prevenire il processo di disintegrazione della personalità, garantendo l’allenamento mentale necessario per l’attività introspettiva, arricchendo i propri ricordi e facilitando gli aspetti relazionali.

  • Terapia di Rimotivazione

Tale Terapia è  una  tecnica  cognitivo-comportamentale il cui scopo consiste nella rivitalizzazione degli interessi per gli stimoli ambientali, nello stimolare gli anziani a relazionarsi con gli altri ed a affrontare e discutere argomenti contingenti della realtà circostante. E’ particolarmente indicata in pazienti demotivati o con sintomi depressivi non gravi e deficit cognitivo lieve in grado di seguire una conversazione. La rimotivazione trova spazio anche nella terapia dei disturbi dell'umore, indipendentemente dalla presenza di deficit cognitivi. Può essere applicata individualmente oppure in piccoli gruppi. Abitualmente viene attuata in brevi sessioni nelle quali un tema d'attualità viene discusso.

  • Memory Training

Particolarmente indicata per pazienti con deterioramento lieve o anche con smemoratezza benigna dell’anziano, tale tecnica consiste nell’indurre il soggetto ad associare spontaneamente la cosa da ricordare a persone, animali, episodi e momenti appartenenti al proprio vissuto. Essa si basa sull’idea che ogni informazione viene tanto più facilmente appresa quanto più risulta motivata ed affettivamente vissuta. Tale tecnica si attua in due momenti: uno strutturato, costituito dalla seduta di memory training vera e propria, l’altro non strutturato, che accompagna il paziente per il resto della giornata. La durata della terapia è di 60-75 minuti circa, con una frequenza di 2-3 volte la settimana. Il programma prevede l'utilizzo di una serie di materiali capaci di stimolare i vari canali sensoriali per acquisire quelle informazioni che dovranno poi essere richiamate alla memoria.

  • Mnemotecniche

Consistono nell’insegnamento di particolari tecniche o strategie per rendere il ricordo facilmente accessibile. All’interno di queste ultime è possibile annoverare la Tecnica di Spaced-Retrieval. Essa si concretizza nel recupero di una stessa informazione, per esempio l'associazione nome-faccia, ad intervalli di tempo crescente. Interventi riabilitativi che adottano questa tecnica si sono dimostrati efficaci nell'identificazione di oggetti, nell'associazione nome-faccia, nella collocazione spaziale di oggetti, nonché nella programmazione di attività quotidiane (memoria prospettica) (Backman 1996).

  • Training cognitivi carta e matita o computerizzati

Sono rivolti a pazienti affetti da demenza lieve. L'intervento si pone come finalità la stimolazione e il rinforzo di funzioni cognitive specifiche. Al paziente vengono proposti esercizi da tavolo con la carta ed esercizi al computer attraverso programmi appositamente creati.

  • Terapia basata sull’accettazione della realtà nella quale il paziente è convinto di vivere -  Terapia di Validazione

Viene proposta come terapia di comunicazione in pazienti con demenza che credono di vivere in epoche precedenti della propria vita. Tale terapia si fonda sulle capacità di ascolto del terapista: egli deve cercare di mettersi dal punto di vista dell’anziano, guardando il mondo con i suoi occhi al fine di creare contatti emotivi significativi. Il principale obiettivo non consiste nel riportare il paziente alla realtà attuale, piuttosto nel sintonizzarsi con il suo “mondo interiore” per cercare di comprendere quali sono i sentimenti, le emozioni e i comportamenti che derivano da questo suo rivivere esperienze, relazioni e conflitti passati. Le finalità di questo metodo perciò si concretizzano nel migliorare la comunicazione verbale e non verbale, chiarire i contrasti non risolti del passato, dare un senso al presente riducendo lo stato di tensione emotiva, restituire al soggetto la sua dignità e dare un senso alla sua vita. Tale terapia può essere attuata singolarmente o in gruppo (5 o 10 partecipanti).

 

Per saperne di più sull'Halzheimer

Come raggiungerciCome raggiungerci

AUTOSTRADA Uscire a: BITONTO, proseguire in direzione GIOVINAZZO.

S.S. 16 BIS Uscire a: GIOVINAZZO SUD (Bitonto) o uscire a: GIOVINAZZO NORD (Terlizzi) proseguire in direzione GIOVINAZZO.

Seguire le indicazioni presenti nella mappa al seguente link.

Modalità di inserimentoModalità di inserimento

  • Convenzione posti ASL Bari
  • Convenzione INPDAP
  • A pagamento

Per informazioni contattare:
dott.ssa Emanuela Tatulli,
coordinatrice
Cell. 338 29 66 505

OrariOrari

Il Centro è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 17:30

SedeSede

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